Visualizzazione post con etichetta serena vajngerl. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta serena vajngerl. Mostra tutti i post

venerdì 9 novembre 2012

Musicognomica.

Chi ascolta funcky di solito ne sa a pacchi. Anche dei rapper non ho mai diffidato.
Un metal quasi sempre è un invasato. 
Se uno ti dice che ascolta pop non vuol dire niente. 
L'indie è pop. Troppo generico.
Dire rock è troppo vago, uno è serio solo se specifica quale tipo di rock gli piace.
Il raegge mi fa cagare.
I Led Zeppelin li odio. Di loro non so niente. Anzi, so solo che ficcano EHI BABE in tutte le canzoni.

Prima dei cd ascoltavamo le musicassette gli Indimenticabili, erano i favolosi anni Novanta, mio padre le trovava su Panorama.  
Mentre i miei gusti musicali  sono rimasti quelli di una novenne, mia sorella è diventata un'esperta. L'adolescenza se l'è passata a sgomitare sotto i palchi, perché un concerto non è un concerto se il giorno dopo non stai male. Tornava a casa coi lividi delle transenne stampati sui fianchi, le spalle ustionate e il sonno dentro le occhiaie.

Serena a tre anni riusciva a pestarmi. E anche in fatto di musica, l'esperienza l'ha quasi sempre usata per prevaricare.

Prima di presentargli il mio attuale fidanzato mi aveva detto, Ilaria lasciaci da soli dieci minuti, ci penso io a capire che persona è. Gli faccio il test della musica.
Era il nostro primo appuntamento.

Ora. Meglio il test della musica che esser pedinate fino al castello, com'era successo col primo, a sedici anni. Lei e Massimiliano si erano appostati dietro la chiesa, a ridere come babbei, aspettando il bacio. Abbiamo dovuto prenderli a sassate.
Dicevo.

Conosce Marco, lo guarda e gli chiede, allora, mi hanno detto che sei batterista, ma tu che genere di musica ascolti PRECISAMENTE?

Lui candido le risponde, mi il piacciono metal e Ozzy Osbourne. 
Serena inarca le sopracciglia, mi guarda di striscio.
E Marco continua. Ho anche un pipistrello di peluche in macchina, ci ho fatto ricamare da mia mamma la scritta Ozzy sulla pancia.

Io l'ho trovato tenerissimo. 
Lei no.

Ricordatelo bene Ilaria, un uomo che ascolta Ozzy Osbourne è un uomo medio, una donna che lo ascolta è un'emerita sfigata. Se lo frequenti non farti influenzare.

Così Marco e Serena sono diventati cognati.
Chiedi a tua sorella cosa suonano all'Arcadia. Le mando un messaggio, siamo fermi al semaforo. Ci risponde.

Fanno del doom post rock metal se vi piace andate, sono molto bravi.

Ci guardiamo. Io rimango in silenzio perché già sono ignorante, meglio non tirarsi la zappa sui piedi. Lui si irrita.

Che poi Serena cosa voleva dire doom post rock metal? Glielo chiedo ora, visto che ne sto scrivendo e ce l'ho qui vicina.

Ilaria, intanto nel messaggio c'erano delle virgole, non va scritto tutto di seguito. Imparalo. E poi se non lo ascolti, non posso spiegartelo. 

Grazie.

venerdì 16 marzo 2012

Un invito

Una domenica di due anni fa decido di prenotare le pareti della libreria in cui lavoro, mia sorella potrà esporre i suoi disegni per un mese, aprile 2012.

Serena è entusiasta, lo dice a tutti e se ne dimentica. Solo che marzo 2012 arriva comunque. E mia sorella non ha fatto niente. 
O meglio.
Ha solo organizzato l'evento d'apertura, invitando il mondo. E con il mondo, intendo il mondo.

In primis, ha smesso di chiamarla esposizione, il suo è un Vernissage, chiariamoci. Ci dovremo mettere il vestito nero e il rossetto ciliegia, reinterpreterà Alice nel Paese delle Meraviglie.

Attacco d'ansia.

In treno poi ha fatto amicizia con un'attrice bellissima. Lei leggerà passi da Carroll. Ovviamente anche Eleonora inviterà un bel po' di gente.

Secondo attacco d'ansia.

E adesso bisogna pensare alla musica. Perché la gioventù scledense ha bisogno di essere coinvolta in eventi alternativi e io voglio coinvolgerli, Ilaria. Ecco reclutati i due jazzisti migliori di Schio da piazzare all'entrata.
E già che ci siamo invitiamo tutto il corpo docenti della Comics, Padova.

Terzo attacco d'ansia (mattina), quarto attacco d'ansia (sera). 

Zero tavole. Quinto attacco d'ansia.

Comincio a immaginarmi la fine della mia carriera, in libreria e nel mecenatismo. In famiglia, nessuno può dirle niente. Mio padre è perplesso, così smette di parlarle, mia madre la consola. 

La modalità Vajngerl si attiva quando si sta per raggiungere il fondo, è un pulsante salvavita che ti fa schizzare verso l'alto, sbaragliando il resto. Tutti i Vajngerl ne hanno uno. Serena sta malissimo, così finalmente decide di premerlo.

BAM! 
 
Comincia a dipingere dieci ore al giorno, qualche volta anche dodici, Federico può vederla solo il sabato sera. Ha le mani sempre sporche di colore, anche i capelli qualche volta, tanto vale non lavarsi. Smette di aiutare in casa, risponde male il più delle volte. Ma ragazzi, i disegni le escono dal braccio e sono belli, ecco il Bianconiglio, Alice e il Ghignagatto.

Se ne parlo anche a voi è perché oggi posso dire che andrà tutto bene, sono sicura. Il primo aprile, se avete voglia di vederci, venite in libreria. Noi vi aspettiamo.

Quando mia sorella ha l'acqua alla gola riesce sempre a bersela tutta.

A presto, dunque.