lunedì 26 novembre 2012

La solitudine

1993. Gita nel bosco. Mettetevi in fila per due. Le femmine cominciano a cantare "Marco se n'è andato e non ritorna più". La cantano tutte. Io le guardo e le odio, perché trovo che la canzone faccia schifo, in più neanche la so e mi sento esclusa. Provo a imparare le parole giusto per non fare sempre quella musona. Solo che poi mi vergogno a ripeterle, a me piacciono i Power Rangers, con Michele e la Giulia ci scambiamo le figurine e in più vorrei sposare Jason, il Power Ranger rosso.
Penso che i maschi siano molto più interessanti e che forse potrei diventare maschio anch'io.

Posso tagliarmi i capelli? chiedo a mia madre quando salgo in macchina. Alla parrucchiera mostro una foto, voglio tagliarmeli come lui. Andavano di moda i codini e non dico altro.
Prende le forbici e me li taglia tutti, tranne il codino.

Scopro che coi capelli da maschio non divento bambino, ma scimmia.

Scimmio, tutt'al più.




lunedì 19 novembre 2012

Fight club

La forza di un pugno la imprimi col movimento del bacino, devi farlo ruotare quando colpisci. Tieni piegate le gambe e mettiti diritto. Nella posizione di guardia il braccio destro protegge il mento, il plesso solare e il fegato. Tieni il braccio attaccato al corpo, altrimenti l'avversario ti infila un montante e sei finito.

Mi avevano detto di non andarci. A boxe ci saranno solo uomini e in più extracomunitari.
Mi sono iscritta.
A pugilato ci sono solo uomini, molti extracomunitari.

Mi piace tantissimo.

Ho imparato a fasciarmi le mani, altrimenti si rompono. Voglio le bende gialle, ce le hanno solo nere. Siamo in trenta, in uno scantinato umido.  Quando i senior si esercitano ai sacchi soffiano dal naso e mi ricordano i rottweiler. Il ring è nell'angolo, quando ci salgo mi gaso solo se non ho avversari. Però ho imparato a fare gli addominali sospesa. Più o meno.

Guarda sempre chi hai davanti. Immagina che a unirvi ci sia una corda, deve passare esattamente tra le tue e le sue gambe. Non voltarti, mai.

Gli abbiamo detto di continuare. Eravamo a cena tutti insieme. Il pugile bambino ha i capelli rossi, sedici anni, vuole smettere di studiare.

Finisci le superiori, gli dico io. Poi fa quello che ti piace.

Luca invece fa il carpentiere, aspetta la seconda bambina. La chiamerà Gaia. E' altro due metri, se si incazza ti uccide. Però è buono. 

Studia il più possibile, gli dice, perché io non l'ho fatto e devo fare un sacco di straordinari per avere una vita normale. Studia più che puoi, altrimenti non hai futuro.

Il pugilato è uno sport leale. Tutti mi aiutano a imparare. Mi spiegano che devo piantare i piedi, senza sbilanciarmi.

Al pugile bambino nessuno glielo dice che la gente, fuori, non sa più qual è la strada per tornare a vincere.

domenica 18 novembre 2012

Buona domenica

Cari amici. 
Ce l'ho fatta!
Il famoso progetto che mi teneva impegnata, sono riuscita a concluderlo. Credo di aver scritto qualcosa di buono. Anche di importante, spero.

Adesso tocca agli Amor Vacui, faranno camminare le mie parole.

Incrociamo le dita, anche quelle dei piedi!






venerdì 9 novembre 2012

Musicognomica.

Chi ascolta funcky di solito ne sa a pacchi. Anche dei rapper non ho mai diffidato.
Un metal quasi sempre è un invasato. 
Se uno ti dice che ascolta pop non vuol dire niente. 
L'indie è pop. Troppo generico.
Dire rock è troppo vago, uno è serio solo se specifica quale tipo di rock gli piace.
Il raegge mi fa cagare.
I Led Zeppelin li odio. Di loro non so niente. Anzi, so solo che ficcano EHI BABE in tutte le canzoni.

Prima dei cd ascoltavamo le musicassette gli Indimenticabili, erano i favolosi anni Novanta, mio padre le trovava su Panorama.  
Mentre i miei gusti musicali  sono rimasti quelli di una novenne, mia sorella è diventata un'esperta. L'adolescenza se l'è passata a sgomitare sotto i palchi, perché un concerto non è un concerto se il giorno dopo non stai male. Tornava a casa coi lividi delle transenne stampati sui fianchi, le spalle ustionate e il sonno dentro le occhiaie.

Serena a tre anni riusciva a pestarmi. E anche in fatto di musica, l'esperienza l'ha quasi sempre usata per prevaricare.

Prima di presentargli il mio attuale fidanzato mi aveva detto, Ilaria lasciaci da soli dieci minuti, ci penso io a capire che persona è. Gli faccio il test della musica.
Era il nostro primo appuntamento.

Ora. Meglio il test della musica che esser pedinate fino al castello, com'era successo col primo, a sedici anni. Lei e Massimiliano si erano appostati dietro la chiesa, a ridere come babbei, aspettando il bacio. Abbiamo dovuto prenderli a sassate.
Dicevo.

Conosce Marco, lo guarda e gli chiede, allora, mi hanno detto che sei batterista, ma tu che genere di musica ascolti PRECISAMENTE?

Lui candido le risponde, mi il piacciono metal e Ozzy Osbourne. 
Serena inarca le sopracciglia, mi guarda di striscio.
E Marco continua. Ho anche un pipistrello di peluche in macchina, ci ho fatto ricamare da mia mamma la scritta Ozzy sulla pancia.

Io l'ho trovato tenerissimo. 
Lei no.

Ricordatelo bene Ilaria, un uomo che ascolta Ozzy Osbourne è un uomo medio, una donna che lo ascolta è un'emerita sfigata. Se lo frequenti non farti influenzare.

Così Marco e Serena sono diventati cognati.
Chiedi a tua sorella cosa suonano all'Arcadia. Le mando un messaggio, siamo fermi al semaforo. Ci risponde.

Fanno del doom post rock metal se vi piace andate, sono molto bravi.

Ci guardiamo. Io rimango in silenzio perché già sono ignorante, meglio non tirarsi la zappa sui piedi. Lui si irrita.

Che poi Serena cosa voleva dire doom post rock metal? Glielo chiedo ora, visto che ne sto scrivendo e ce l'ho qui vicina.

Ilaria, intanto nel messaggio c'erano delle virgole, non va scritto tutto di seguito. Imparalo. E poi se non lo ascolti, non posso spiegartelo. 

Grazie.