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lunedì 2 gennaio 2012

La promessa

Il mare d'inverno sa di argento e sale. La sabbia si infila nelle scarpe, levale, mi ordina.
Disubbidisco.
Il mare d'inverno ha lo stesso colore dei miei pensieri, quando aspetto l'estate.

Come un'onda, ritornerò, gli prometto.

A luglio ci infiliamo l'uno dentro l'altra. 
Il mare d'estate sa di amico ritrovato.







lunedì 25 luglio 2011

La Maddalena.

Oggi ci sono le nuvole, mi viene voglia di mare.
Alla Maddalena il mare sa di cielo, e in Sardegna il cielo è sempre azzurro. 
"Noleggiamo un motoscafo!" ci avevano detto i nostri uomini, ma il mare ingoia, ci ricordiamo, così si protesta, "facciamo il giro dell'arcipelago in barca,  piuttosto!"
Abbiamo la meglio.
Alle dieci si parte a bordo della "Città di Chiavari".
Marco, il capitano, è un omuncolo tuttofare. Sta al timone, riesce ad assecondare le onde e a  raccontarci l'isola, e nessuno parla, tutti lo ascoltiamo volentieri.
Ci fermiamo alle piscine naturali. L'acqua è limpida, più delle lacrime di un bambino. Si tinge di bianco vicino alla spiaggia, lì il sole si specchia e rimane a guardarsi fino a sera. Ci si tuffa allegri e finché  mi immergo con la maschera mi chiedo che senso abbia il male. 
Ripartiamo che sono le due. E il nostro capitano, che è pure un ottimo cuoco, cucina una pasta al dente per tutti i cinquantadue passeggeri. 
Mi piacciono i marinai perché camminano scalzi e perché sanno ringraziare: gettano ai gabbiani i gamberoni rimasti, il mare nutre loro e loro nutrono il mare, ci spiegano. E' un rito. Al povero Mirco, nostro compagno di viaggio ancora affamato, non resta che invidiare i gabbiani.
Tocchiamo altre spiagge, nel pomeriggio le onde sentono che presto arriverà il maestrale e sono nervose, cominciano ad agitarsi. Rientriamo al tramonto. 

Facendo la doccia penso senza nuvole si vive più felici.