venerdì 8 novembre 2013

Dentro

Il salotto va pulito con l'aspirapolvere, ogni mattina, possibilmente. Intorno alla stufa cade la cenere, sotto le piante cadono le foglie. Lo sporco che si riforma mi ricorda che ogni giorno la vita ricomincia, anche se nell'ultimo mese mi sembra che il tempo sia intrappolato in una morsa e non mi permetta di cambiare come sarebbe giusto.

In cucina pranzi voraci di famiglia a dieta. Sono l'unica privilegiata che può mettere il burro nei tortellini fino a quando l'allenatore non viene a proibirmi alcool e carboidrati. La vita senza calorie è tristemente fredda.
A cena sono stanca perché cercare un lavoro è faticoso, figuriamoci non trovalo. I miei genitori sono stanchi perché hanno lavorato troppo.
Mia madre si lamenta delle relazioni e dei consigli di classe, io mi lamento perché il suo è il lavoro che dovrei avere.
Litighiamo, ogni tanto parliamo del tempo.

In camera dormo e scrivo.  Scrivo cose belle, le cose belle sono superflue, quindi sempre gratis. Sono stufa di pensare sempre al presente singolare, preferirei il futuro plurale. Non posso fare altro per il momento.

Esco perché dentro il cielo è sempre un soffitto.

Fuori il mondo continua a piacermi.



4 commenti:

  1. Così si deve affrontare la vita !! evvvvvvvvai !! il Nonno 55enne

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  2. Se mi trovi un lavoro l'affronto ancora meglio :-DDDDD

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  3. potrebbe essere il ritratto della mia cucina e della mia mamma... è bello che sai parlare per una generazione (perduta) :)

    Giulia

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  4. Io credo che la vicinanza possa salvarci da questo disastro.
    Abbraccio
    Ila

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