venerdì 9 marzo 2012

Compagne di viaggio

Sulla spiaggia aspettiamo che il sole bruci l'inverno che c'è rimasto sotto la pelle.
Quando ho sete lei ha sete, quando vuole fare il bagno io la seguo.
In tenda facciamo il numero del contorsionismo quando dobbiamo vestirci. Al posto delle tigri ci sono le zanzare, non riusciamo ad ammaestrarle, così le schiacciamo, si fa prima.
Abbiamo pensato di portare solo lo spazzolino, tanto il dentifricio ce l'avrà l'altra. Così dopo pranzo ci ritroviamo coi denti sporchi ad aspettare che il supermercato apra, Colgate Ultrawhite, per sorrisi salati in fotografie controluce.
La sera siamo stanche. Ci piacciono le catene di domande, anche se ci conosciamo non sono mai abbastanza lunghe, continuiamo il gioco, tutte le volte. Comincio io. Cosa saresti se fossi un albero. Salice. Cosa saresti se fossi una pietra. Quarzo. Cosa saresti se fossi una droga. Cocaina.
Misuriamo il tempo con le parole. 


Se c'è un ragno lo posso uccidere, in cambio tu mi presti il fondotinta.


Due buoni compagni di viaggio, non dovrebbero lasciarsi, mai. Lo sai, lo canta De Gregori, io non posso, mi fa nostalgia.
Se mi dici, ti ricordi? Io mi ricordo.
Ci ricordiamo.


Quando ti chiedo vuoi partire, è già tutto pronto.
Casa nostra la costruiamo coi racconti, durante il tragitto. Tanto insieme, si sta al sicuro.



Nessun commento:

Posta un commento

Senza nome commentare è troppo facile! Dicci chi sei!